The Burial
24 Ottobre 2016 ore 21:00
Presentazione dell’album musicale, pubblicato dai Banaau, ispirato al poema di T.S. Eliot “The Waste Land”.
A cura di Andrea Fantozzi, musicista e docente di chitarra presso l’Accademia Vivaldi – Ist. Mus. Città di Bollate.
The Burial: l’album
Nel settembre del 2015 è stato pubblicato dai Banaau l’album dal titolo The Burial. L’album, pubblicato digitalmente da CdBaby è la trasposizione musicale della Parte I della famosissima Waste Land di T.S. Eliot. La Waste Land è uno dei poemi più importanti della letteratura del 900 ed è originariamente diviso in cinque parti; la prima parte è appunto intitolata The Burial of the Dead, il che lascia intuire che è prevista la realizzazione delle restanti quattro parti.
Lo stile musicale utilizzato per realizzare tale “trasposizione” è quello che viene definito “prog sinfonico”, con arrangiamenti spesso molto densi e repentini cambi armonici e ritmici. Scopo e funzione della musica è quello di creare dei paesaggi sonori strettamente legati ai testi su cui gli stessi si basano, in un fluire di suoni che sono contemporaneamente un fluire di parole, sentimenti, stati d’animo.
L’opera si divide in cinque tracce che pongono l’accento su altrettanti momenti e situazioni rilevanti di questa prima parte della Waste Land: Prologue, Summer Surprised Us, What Are The Roots, Madame Sosotris, Unreal City.
The Burial: la presentazione
La presentazione di questo album vuole far ripercorrere all’ascoltatore il cammino tracciato da Eliot nella sua analisi della società moderna a cavallo delle due guerre. L’ascolto della musica è completato dalla visione di immagini scelte specificatamente per rafforzare i concetti espressi; contemporaneamente vengono proiettati anche i testi in modo da rendere più semplici l’ascolto e la comprensione del tutto.
Per cogliere appieno quanto accade dal punto di vista musicale è di fondamentale importanza la conoscenza del tema centrale e dominante di tutta la Waste Land. Per questa ragione l’ascolto di The Burial è preceduto da una breve introduzione volta a far conoscere almeno gli aspetti principali del poema di Eliot.
Banaau
I Banaau nascono originariamente come duo nei lontani anni ’90. Il nucleo principale che si occupa della composizione ed arrangiamento dei brani è formato da Andrea Massimo Fantozzi (chitarra) e Lino Cicala (piano e tastiere). A loro si deve la composizione di diversi brani, tutti basati su testi famosi della letteratura angloamericana: “The Hollow Men” (tratto dall’omonima poesia di T.S. Eliot), “Love Song” (tratto da The Love Song of J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot), “The Worm” (tratto da “The Conqueror Worm” di E.A. Poe e vincitore di un primo premio). L’attività dei Banaau si interrompe intorno al 1993 per riprendere in tempi recentissimi (2013) con la composizione e realizzazione di The Burial.
Per la registrazione e esecuzione dal vivo di questi brani il duo si è sempre avvalso di ulteriori musicisti: la formazione originaria (degli anni ’90) comprendeva in tutto cinque elementi (chitarra, tastiere e piano, basso, batteria, flauto e voce); quella attuale ne comprende sei (chitarra e voce, seconda chitarra, prima tastiera, seconda tastiera, basso, batteria).
Banaau è un termine Hindi che significa “fare” e vuole sottolineare come l’arte e la cultura siano qualcosa da realizzarsi concretamente attraverso il proprio operare quotidiano.